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LOGOPEDIA

AMBITO LOGOPEDICO

La Logopedia è una branca della medicina che studia il linguaggio e che si occupa sia dell’educazione che della rieducazione dei disturbi della voce, della comunicazione, del linguaggio e dell’apprendimento sia in età evolutiva che adulta.

Il linguaggio è la facoltà umana che permette di esprimersi attraverso segni vocali (linguaggio verbale) e gestuali (linguaggio non verbale). Per far sì che esso emerga è sufficiente che i bambini siano esposti ad esso.

Può capitare, talvolta, che ciò non accada e che ci siano dei fattori (biologici e/o ambientali) che influenzino lo sviluppo naturale del linguaggio.

PATOLOGIE A CARICO DEL LINGUAGGIO:

  • Ritardi del linguaggio e disturbi specifici (DSL)

  • ​DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)

  • ​Dislalie o alterazioni della pronuncia

  • ​Disturbi della deglutizione (disfagie, deglutizione atipica)

  • Afasie

  • Disfonie

  • ​Disprassie Evolutive

  • ​Turbe comunicative di origine genetica (es. sindrome di Down)

  • ​Disfluenze o turbe del flusso verbale (balbuzie)

QUALI SONO I FATTORI DI RISCHIO DA TENERE IN CONSIDERAZIONE PER LO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO?

  • Assenza di lallazione

  • ​Assenza di gesti deittici e/o referenziali

  • ​Presenza di otiti ricorrenti nei primi 2 anni di vita

  • ​Difficoltà di comprensione del linguaggio

  • ​Assenza del gioco simbolico (gioco del “far finta”)

  • ​Totale assenza di linguaggio o produzione molto limitata di vocaboli (meno di 20 parole a 18 mesi e meno di 50 parole a 24 mesi)

  • Vocabolario limitato e inventario fonetico ristretto (caratterizzato dalla produzione di pochi suoni o dall’utilizzo di un suono passpartout) a 36 mesi

  • ​Linguaggio inintellegibile dopo i 36 mesi

  • Difficoltà relazionali

Nel caso in cui si evidenzi la presenza di questi segnali, è molto importante agire precocemente effettuando inizialmente una valutazione e successivamente, se necessario, programmando un intervento riabilitativo.

La precocità dell’intervento è alla base del successo terapeutico, in quanto permette, attraverso un piano di trattamento (che tenga conto del profilo del singolo paziente) di intervenire e modificare la vita del paziente.

A CHE ETA’ E’ POSSIBILE RIVOLGERSI AD UN LOGOPEDISTA?

Accade frequentemente di tardare l’inizio della terapia logopedica poiché i bambini vengano giudicati “non pronti” o “troppo piccoli”. In realtà si può intervenire già dai 30/36 mesi di età.

Questo è possibile perché “la logopedia è un approccio terapeutico che privilegia il medium vocale e linguistico ma che ha nel corpo, nell’uso dello spazio e del movimento alcuni strumenti possibili di avvicinamento, controllo e riabilitazione del piccolo paziente” (tratto da La leggenda dei ”bambini non ancora pronti per la logopedia”

http://www.nuovaartec.it/la-leggende-dei-bambini-non-ancora-pronti-per-la-logopedia/ )

LA VALUTAZIONE LOGOPEDICA

La prima visita logopedica ha come obiettivo la definizione delle difficoltà del bambino. Tali difficoltà vengono constatate, inizialmente, attraverso un colloquio con i genitori e successivamente sottoponendo il bambino (ove possibile) a test standardizzati che permettano di determinarne il profilo comunicativo-verbale e di programmare un piano d’intervento.

 

LA TERAPIA LOGOPEDICA

Durante le sedute terapeutiche, il logopedista utilizza tecniche e strategie riabilitative che, passando attraverso l’attività ludica, catturino l’attenzione e l’interesse del bambino, per far in modo che si crei un’intesa terapeutica il più adeguata possibile.

 

 

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